Bella raga!!
L'8 aprile 2015 la classe 3˚ della
scuola popolare carrobiolo di Monza si è recata in Toscana per
una gita di tre giorni...!!! Mercoledì sera ci siamo riuniti
per ascoltare la testimonianza di "Libera" un associazione
che si occupa di diffondere una cultura contro le mafie.
L'operatrice ci ha prima chiesto di
definire personalmente con 3 parole la mafia.
Abbiamo poi fatto insieme un cartellone
dove ognuno di noi ha espresso 3 commenti sulla definizione di mafia
e gli abbiamo riportati scritti su di esso.
Completato il cartellone, insieme
all'operatrice abbiamo poi commentato i commenti che abbiamo
espresso.
1) In Basilicata è presente il
clan dei basilischi.
2)In Sicilia è presente il clan
dei cosa nostra.
3)In Calabria è presente il clan
dell'ndrangheta.
4)In Campania è presentei il
clan camorra.
5)In Puglia è presente il clan
della sacra Corona unita.
Dopo il cartellone abbiamo fatto il
gioco del memory, che era formato da carte. da una parte c'erano
fotografie di persone e dall'altra le storie di queste persone.
(Giovanni Falcone, Paolo borsellino, rossella Casini ecc...) Il gioco
consisteva nell'abbinare le tessere uguali e parlare dei personaggi.
Una di queste era Rossella Casini...
Una di queste era Rossella Casini...
Rossella Casini nasce a Firenze il 29
Maggio 1956 in una famiglia operaia, che ormai aveva quasi perso le
speranze di avere un figlio.
Vivono in Borgo la Croce, una via
tranquilla che unisce Piazza Beccaria al mercato rionale di
Sant’Ambrogio.
Non sappiamo nulla della vita di
Rossella prima dell’incontro con Francesco Frisina, perché
non è rimasto più nessuno a raccontarla: la mamma Clara
è morta due anni dopo la sua sparizione, il padre Loredano
alla fine dei ‘90, non molto tempo dopo aver saputo la verità
sulla morte della figlia da un quotidiano.
È il 1994, 13 anni dopo i
fatti. Un pentito parla: Rossella è stata rapita, torturata,
violentata, fatta a pezzi e buttata in mare per aver osato rompere il
silenzio imposto dalla ‘ndrangheta e, ancor peggio, aver distolto,
anche se per poco, il suo amato Francesco, dalla retta via
dell’omertà.
Nel 1977 Rossella si era innamorata di
uno studente universitario: gli fa conoscere la sua famiglia e
nell’estate dell’anno successivo vanno tutti insieme per le
vacanze estive in Calabria a conoscere i genitori di Francesco.
Qui inizia un serie di eventi che porta
Rossella a conoscere fatti che neanche poteva immaginare:
l’appartenenza di Francesco ad una famiglia ‘ndranghetista, faide
per il potere ed il controllo del territorio, vendette per sgarri
commessi o sospettati.
Viene ucciso il padre di Francesco,
Francesco stesso è ferito in un agguato. Rossella decide di
parlare con le forze dell’ordine e convince Francesco a fare lo
stesso.
Tutto questo è inaccettabile.
Francesco viene convinto a ritrattare e Rossella vive un momento di
confusione e resta in balia degli eventi.
Nel frattempo però è
stata decretata la sua morte.
Muore nel 1981, forse a febbraio.
Marco
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