Fin da bambino ho sempre sognato di vedere l'alba così come appare dallo spazio e immaginato di fluttuare a gravità zero.
La Stazione Spaziale Internazionale è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali:
-Russia la russa RKA
-Unione europea l'europea ESA (con
tutte le agenzie spaziali correlate)
-Canada la canadese CSA
Costruita il 1998, è stato previsto il
completamento entro il 2017 e dovrebbe restare in funzione almeno fino
al 2020, ma la durata potrebbe essere estesa se tutte le parti
raggiungono un'intesa politica coi loro governi.
Il costo totale è stato stimato
dall'ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni.
Il suo obiettivo, come è
stato definito dalla NASA, è quello di sviluppare e testare
tecnologie per l'esplorazione spaziale, sviluppare tecnologie in
grado di mantenere in vita un equipaggio in missioni oltre l'orbita
terrestre e acquisire esperienze operative per voli spaziali di lunga
durata, nonché servire come un laboratorio di ricerca in un ambiente
di microgravità, in cui gli equipaggi conducono esperimenti di
biologia, chimica, medicina, fisiologia e fisica e compiono
osservazioni astronomiche e meteorologiche.
La struttura della stazione, con i suoi
oltre cento metri di intelaiatura, copre un'area maggiore di
qualsiasi altra stazione spaziale precedente, tanto da renderla
visibile dalla Terra a occhio nudo.
Le sezioni di cui è composta sono
gestite da centri di controllo missione a terra, resi operativi dalle
agenzie spaziali che partecipano al progetto.
Fra i sei astronauti a bordo dell'Iss
c'è l'italiana Samantha Cristoforetti, dell'Esa, impegnata dal 23
novembre scorso nella missione di lunga durata Futura, dell'Agenzia
Spaziale Italiana (Asi). Con lei si trovano sulla Stazione Spaziale
gli americani Barry Wilmore e Terry Virts ed i russi Alexander
Samokutyaev, Yelena Serova e Anton Shaplerov. Insieme costituiscono
l'equipaggio 42 della Iss.
Il 15 gennaio gli astronauti hanno
vissuto momenti di panico: una presunta fuga di ammoniaca ha fatto
temere per il peggio. L'equipaggio è stato evacuato e messo al
sicuro nel segmento russo della Stazione spaziale.
Dopo ore di tensione è arrivata dalla
Nasa la conferma definitiva che non c'è stata una perdita di
ammoniaca a bordo della Stazione spaziale internazionale. Sarebbe
stato un falso allarme dovuto al malfunzionamento di un computer. Di
conseguenza sarebbero salvi gli oltre 200 esperimenti scientifici in
corso sulla stazione orbitale, come ha spiegato il responsabile della
Iss per la Nasa, Mike Suffredini.
Ecco a voi alcune delle immagini scattate da Samantha
Alla prossima!
Matteo
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