giovedì 25 giugno 2015

Sant'Anna di Stazzema




Il 10 aprile noi ragazzi della scuola popolare siamo andati a Sant'Anna di Stazzema a vedere il parco nazionale della pace. 
Il 12 agosto 1944 in un piccolo paesino di montagna, la popolazione viene segnata da una strage in cui morirono 560 persone, uccise da nazisti e fascisti
La guida ci ha fatto vedere un documentario in cui c'erano persone che erano sopravvissute alla strage.
Dopo aver finito di vedere il documentario la guida ci ha portato sulla montagna per vedere un monumento che era stato fatto in memoria dei morti.

La cronaca dei fatti.
All inizio del agosto 1944 Sant'Anna di Stazzemaera stata qualificata come zona bianca, ovvero una località adibita all'accoglienza degli scollati, ovvero le persone che avevano perso la casa a causa della guerra. Il 12 agosto 3 reparti di ss salirono a Sant'Anna mentre un quarto reparto bloccava ogni via di fuga. Il paese era circondato. Gli uomini fuggirono nei boschi mentre le donne e i bambini sicure che non sarebbe capitato nulla a loro restarono in casa. 
In 3 ore 560 civili in gran parte donne e bambini vennero massacrati.
 I nazisti furono estremamente crudeli :le donne e i bambini furono massacrati nelle loro case a colpi di mitra e bombe a mano. Le indagini dimostrarono che non si trattò di una rappresaglia ovvero di un crimine compiuto in risposta di un'azione del nemico ma di un vero atto terroristico. Il 20 aprile 2004 davanti al tribunale militare di la Spezia é stato svolto un processo contro gli ufficiali delle ss  ne erano stati irresponsabili di quel massacro. Il 22 giugno 2005 10 ex ufficiali delle ss vennero condannati all ergastolo per il massacro. A momento della condanna i 10 erano ultrà 80enni 


La mia Casa di Emma: Film per immagini






































Il mio Esame

Il mio esame


1. Il laboratorio agricolo: l'esperienza alla casa di Emma

2. Ed. Tecnica: Museo e fabbrica Ducati Sistema desmodromico L'uso del casco in moto
    2.1.  Ed. fisica Equitazione Andature al passo e al trotto

3. CITTADINANZA E  COSTITUZIONE Libera e la lotta alle mafie
     3.1. BLOG GIOCA LE TUE CARTE INGLESE My school trip
     3.2. STORIA La II Guerra Mondiale Sant'Anna di Stazzema
              3.2.aEd. MUSICALE L'improvvisazione musicale
              3.2.bGEOGRAFIA U.S.A.
              3.2.c. ITALIANO La strage di Sant'Anna Letture dal libro ''Io ho visto''

4. Laboratorio “A scuola con un occhio al paesaggio”
      4.1. SCIENZE L'occhio

5. Arte e Immagine Laboratorio di ceramica

martedì 16 giugno 2015

La gita... 4a puntata: Libera

Bella raga!!
L'8 aprile 2015 la classe 3˚ della scuola popolare carrobiolo di Monza si è recata in Toscana per una gita di tre giorni...!!! Mercoledì sera ci siamo riuniti per ascoltare la testimonianza di "Libera" un associazione che si occupa di diffondere una cultura contro le mafie.
L'operatrice ci ha prima chiesto di definire personalmente con 3 parole la mafia.
Abbiamo poi fatto insieme un cartellone dove ognuno di noi ha espresso 3 commenti sulla definizione di mafia e gli abbiamo riportati scritti su di esso.
Completato il cartellone, insieme all'operatrice abbiamo poi commentato i commenti che abbiamo espresso.

1) In Basilicata è presente il clan dei basilischi.
2)In Sicilia è presente il clan dei cosa nostra.
3)In Calabria è presente il clan dell'ndrangheta.
4)In Campania è presentei il clan camorra.
5)In Puglia è presente il clan della sacra Corona unita.

Dopo il cartellone abbiamo fatto il gioco del memory, che era formato da carte. da una parte c'erano fotografie di persone e dall'altra le storie di queste persone. (Giovanni Falcone, Paolo borsellino, rossella Casini ecc...) Il gioco consisteva nell'abbinare le tessere uguali e parlare dei personaggi.

Una di queste era Rossella Casini...

Rossella Casini nasce a Firenze il 29 Maggio 1956 in una famiglia operaia, che ormai aveva quasi perso le speranze di avere un figlio.
Vivono in Borgo la Croce, una via tranquilla che unisce Piazza Beccaria al mercato rionale di Sant’Ambrogio.
Non sappiamo nulla della vita di Rossella prima dell’incontro con Francesco Frisina, perché non è rimasto più nessuno a raccontarla: la mamma Clara è morta due anni dopo la sua sparizione, il padre Loredano alla fine dei ‘90, non molto tempo dopo aver saputo la verità sulla morte della figlia da un quotidiano.
È il 1994, 13 anni dopo i fatti. Un pentito parla: Rossella è stata rapita, torturata, violentata, fatta a pezzi e buttata in mare per aver osato rompere il silenzio imposto dalla ‘ndrangheta e, ancor peggio, aver distolto, anche se per poco, il suo amato Francesco, dalla retta via dell’omertà.
Nel 1977 Rossella si era innamorata di uno studente universitario: gli fa conoscere la sua famiglia e nell’estate dell’anno successivo vanno tutti insieme per le vacanze estive in Calabria a conoscere i genitori di Francesco.
Qui inizia un serie di eventi che porta Rossella a conoscere fatti che neanche poteva immaginare: l’appartenenza di Francesco ad una famiglia ‘ndranghetista, faide per il potere ed il controllo del territorio, vendette per sgarri commessi o sospettati.
Viene ucciso il padre di Francesco, Francesco stesso è ferito in un agguato. Rossella decide di parlare con le forze dell’ordine e convince Francesco a fare lo stesso.
Tutto questo è inaccettabile. Francesco viene convinto a ritrattare e Rossella vive un momento di confusione e resta in balia degli eventi.
Nel frattempo però è stata decretata la sua morte.
Muore nel 1981, forse a febbraio.

Marco

Guernica

Guernica è il nome di una cittadina spagnola che ha una triste storia e che Picasso col suo dipinto ha voluto raccontarci.

Realizzato il 26 aprile 1937 successivamente al bombardamento aereo della città durante la guerra civile Spagnola.

L'artista spagnolo in Guernica esprime la sua opposizione ai regime totalitari che si diffusero in Europa nel corso del xx secolo, e lo fa mediante la reppresentazione di un terribile ebisodio bellico: la distruzione durante la guerra civile Spagnola della città di Guernica.
Sulla sinistra si vede la madre che urla al cielo tenendo tra le braccia il figlio ormai senza vita. Il posto centrale è occupato dalla figura di un cavallo, ha un aspetto allucinato da animale impazzito. Nella bocca ha una sagoma che ricorda quella di una bomba. 
Al di là delle molti possibili interpretazioni delle singole figure Picasso in Guernica comunica in modo immediato l'errore e la sofferenza provocati dalla guerra.
Picasso non voleva che il suo quadro più famoso venisse esposto in Spagna,dichiarando esplicitamente che avrebbe potuto tornarvi solo dopo la fine del fascismo.

Lucas

lunedì 8 giugno 2015

Jam Session

L'improvvisazione nell'arte musicale è una disciplina con la quale i musicisti sviluppano creativamente un tema, una forma, un  ritmo partendo dal contenuto della partitura, da una intuizione o dal “dialogo” con altri improvvisatori. La storia della musica è caratterizzata dall'emergere di diversi stili d'improvvisazione che hanno caratterizzato l'evoluzione di questa forma musicale.
L'idea di improvvisazione risale ad epoche remote. È praticamente certo che la pratica improvvisativa, nella musica occidentale, fosse massicciamente presente (e forse costituisse la parte dominante dell'esecuzione musicale) nell'epoca che va dalle origini al gregoriano. 
Anche nei secoli seguenti la pratica improvvisativa fu sempre presente: ad esempio, certe forme musicali classiche sono basate sull'improvvisazione, come i preludi, le toccate, le fantasie  ( alcune opere di Johann Sebastian Bach sono probabilmente improvvisazioni trascritte successivamente su spartito)
Non era raro assistere anche a gare di improvvisazione (ad esempio fra Wolfgang Amadeus Mozart e Muzio Clementi). Il giovane Beethoven, pianista a Vienna, partecipava a serate in cui si tenevano gare di improvvisazione. Fino all'inizio del XIX secolo, i compositori lasciavano talvolta spazio all'improvvisazione nei loro spartiti, indicando una cadenza ,cioè una parte melodica che doveva essere sviluppata dal solista: diversamente da altre forme d'improvvisazione, questa veniva spesso scritta dal solista stesso prima del concerto.
Dal 1800 in poi nella musica classica moderna (escludendo l'avanguardia) ed in generale nella musica colta occidentale l'improvvisazione è venuta ad essere considerata secondaria rispetto alla fedeltà dell'interpretazione di quanto scritto nelle partiture.
In seguito, nella tradizione jazzistica questa visione viene stravolta: gli spartiti vengono messi in secondo piano (spesso sono solo canovacci di accordi e melodie principali, oppure non esistono proprio) e quello che dona il senso ad una esecuzione è la sensibilità del musicista che improvvisa. 
Molto spesso i brani eseguiti sono noti e diffusi nell'ambiente jazzistico (i cosiddetti standard) utilizzati come traccia comune per l'improvvisazione, singola o collettiva, e possono essere modificati al punto da risultare quasi irriconoscibili rispetto alle versioni precedenti. Questo richiede una condivisione delle convenzioni musicali da parte dei musicisti e, oltre all'inventiva, una notevole padronanza dello strumento musicale  e dell'armonia (siano esse istintive o derivate dallo studio teorico) da parte del jazzista.

MUSICA CLASSICA

Toccata Arpeggiata Kapsberger


Toccata BWV565 Bach


Cadenza 5° Concerto Brandeburghese Bach


MUSICA MODERNA 

IL BLUES

Blues Robert Johnson- Crossroad


VIRTUOSISMO STRUMENTALE: a solo e d'insieme

Rock Little wing- Jimi Hendrix


Short Tales Of The Black Forest - Al Di Meola & John McLaughlin


IL JAZZ: due standard a confronto

Jazz Billie Holiday - Autumn in New York


Jonathan Kreisberg Group - Autumn In New York #1


E PER FINIRE.... IL NOSTRO PEZZO: