mercoledì 22 aprile 2015

La gita... seconda puntata: la vigna

Eccoci alla seconda puntata della nostra miniserie sulla gita della scuola popolare.

Nel pomeriggio di giovedì 9 aprile abbiamo visitato la cantina Cecchi di Montauto. La cantina è situata in un Borgo posto sopra ad un colle, di fronte a San Gimignano città dalle cento torri.

In questa cantina e nel relativo podere si coltiva e produce l'uva vernaccia che da', appunto, il nome al vino bianco caratteristico: la vernaccia di San Gimignano. La nostra visita guidata da Chiara, responsabile delle pubbliche relazioni dalla ditta Cecchi, e da Luca responsabile della parte agraria e della parte enologica, è iniziata in campagna nel vigneto.

Qui abbiamo appreso come nella crescita e nella coltivazione della vite sono importanti la composizione del terreno, l'esposizione (nel caso della vernaccia il versante Nord), la quantità di piante per ettaro.
Abbiamo visto come erano sistemate le piante di vite per permettere i vari trattamenti che vengono fatti. Abbiamo anche scoperto come ogni pianta è divisa in porta innesto e innesto vero e proprio, questo per evitare che le viti vengano assalite dalla fillosera. Altra notizia che ci è stata fornita è che ogni pianta produce 0,75 Cl (cioè una bottiglia di vino in commercio). 

Siamo passati poi nella cantina dove prima di entrare abbiamo visto la macchina che separa gli acini dal raspo. All'interno della cantina abbiamo visto la pressa che serve a schiacciare gli acini. La parte liquida più le bucce e i semi vengono inviate tramite pompe in grossi contenitori d'acciaio.
Qui rimangono per un certo periodo per permettere ai lieviti contenuti nelle bucce di trasformare gli zuccheri in alcool.


A questo punto le bucce e i semi vengono scartati e la parte liquida continua il processo di trasformazione in vino. Da settembre/ottobre, quando si fa la vendemmia, fino a gennaio/febbraio il vino rimane a Montauto, poi viene inviato con l'uso di camion refrigerati a Castelina in Chianti dove la ditta Cecchi ha l'impianto di imbottigliamento. La vernaccia come molti vini bianchi viene consumato a breve non è adatto l'invechiamento.

Alla prossima Puntata!

Lucas e Raffaele

venerdì 17 aprile 2015

La gita. Prima puntata: Il caseificio

Ciao ragazzi!!!!
Siamo Arianna e Shaelia e oggi vi presentiamo la prima puntata di una serie di post in cui vi parleremo della gita!

Giovedi 09 Aprile la scuola popolare, durante la gita di tre giorni in Toscana, ha visitato il caseificio Pinsani di Volterra dove abbiamo visto dal vivo come viene prodotto il formaggio pecorino. La regione Toscana è infatti famosa proprio per i formaggi fatti con latte di pecora. È un caseificio che lavora soltanto latte di pecora ed è l'unico in Italia che effettua una lavorazione “a crudo” con temperature comprese tra 30/36°. L'ambiente di lavoro deve rispettare norme igieniche molto rigorose e per questo abbiamo dovuto indossare durante la visita un camice, cuffia e copriscarpe.
Il latte fresco arriva al caseificio direttamente dagli allevamenti. Viene filtrato e messo in grandi contenitori che lo tengono alla giusta temperatura dove viene fatto riposare. A questo punto parte la caseificazione vera e propia. Il latte viene messo in grandi pentoloni e portato a circa 30/35°, viene aggiunto il caglio di vitello che è un enzima solitamente estratto dallo stomaco di bovini e ovini. In questo modo la parte solida (proteine e grassi) si separa dalla parte liquida del latte (il siero) e si forma così la pasta del formaggio. La pasta che affiora viene spezzata e distribuita su un carrello che contiene tante forme (circa una cinquantina).
Nella stanza vicina viene invece prodotta la ricotta: viene bollito solamente il siero a 80/85°con l'aggiunta del sale di volterra. Quando è pronta viene messa in cestini a sfoglie per mantenerla morbida. La stracotta, che è il siero rimasto dopo la lavorazione della ricotta, viene usata come alimento per i suini in allevamento.
In una stanza adiacente ci sono le celle di stagionamento dove il formaggio viene conservato per circa un anno a 6°. Il formaggio pecorino prodotto dall'azienda Pinsani viene fatto passare in diverse celle di stagionatura. Durante questo periodo nel formaggio si forma la muffa comestibile che può essere presente sia all'esterno della forma di formaggio, ma anche dentro come ad esempio nel gongorzola.

Il caseificio produce vari tipi di formaggio: il formaggio pecorino, il marzolino che viene prodotto con il latte a primavera, il pecorino a pepe nero e al tartufo, un pecorino particolare fatto con il caglio vegetale.

Finita la visita alla lavorazione siamo andati a fare la degustazione di 4 tipi di pecorino e la ricotta con il miele e lamponi.

La visita è stata interessante anche se l'odore forte dei formaggi era un po' fastidioso.

mercoledì 1 aprile 2015

Josef Stalin & Lo stalinismo


l suo vero nome è Iosef Vissarionovič Džugašvili ma è più conosciuto come Iosif Stalin (in russo: acciaio), è stato un rivoluzionario, un politico e un militare sovietico bolscevico. 
Fu' Segretario Generale del Partito Comunista dell'URSS e, in tale ruolo, assumendo sempre più potere, a partire dal 1924, divenne progressivamente leader sconfiggendo politicamente Trotsky che era il generale delle armate bianche. 
Trotsky fu mandato in esilio e scappò in Messico dove fu ucciso a colpi di pala nel '40 da un sicario di Stalin. Nel 1928 Stalin diede inizio ai piani quinquennali, a sostegno dell'economia per dotare l'Urss di una grande industria pesante e per rendere la sua economia competitiva sul piano internazionale.
Nel primo quinquennio ( 1928-1934) la pianificazione interessò l'agricoltura. I sovkoz sono aziende agricole dove lo stato gestisce e coordina le attività; invece i kolkoz sono aziende agricole dove l'organizzazione e la gestione sono affidate ai contadini.
I terreni per le aziende agricole sono state sequestrati dallo Stato ai kulaki che erano piccoli e medi proprietari terrieri; dopo avergli confiscato le terre i kulaki vennero deportati in Siberia e spietatamente uccisi.
Anche in ambito industriale si assistette alla progressiva nazionalizzazione delle imprese.
Nel 1933 il 99% delle industrie era di proprietà dello stato.
Nel secondo quinquennio (1934-1939) crebbe sempre l'industria pesante, ma diminuì la produzione dei beni di consumo ( cibo , vestiti.....) e dei servizi ( trasporti, sanità...).
Alla fine i piani quinquennali hanno avuto un grande successo, l'Urss è diventata una nazione tra le più potenti.
Stalin con l' Urss ha combattuto la seconda guerra mondiale e vinse contro la Germania e i suoi alleati.
Dopo la guerra mondiale l' Urss e gli Stati Uniti sono stati grandi rivali perché erano i rispettivi rappresentanti del comunismo e del capitalismo.
Stalin muore a Mosca il 5 marzo del 1953.

A sinistra Lenin, a destra Stalin.
Alla prossima!
Matteo