martedì 16 giugno 2015

La gita... 4a puntata: Libera

Bella raga!!
L'8 aprile 2015 la classe 3˚ della scuola popolare carrobiolo di Monza si è recata in Toscana per una gita di tre giorni...!!! Mercoledì sera ci siamo riuniti per ascoltare la testimonianza di "Libera" un associazione che si occupa di diffondere una cultura contro le mafie.
L'operatrice ci ha prima chiesto di definire personalmente con 3 parole la mafia.
Abbiamo poi fatto insieme un cartellone dove ognuno di noi ha espresso 3 commenti sulla definizione di mafia e gli abbiamo riportati scritti su di esso.
Completato il cartellone, insieme all'operatrice abbiamo poi commentato i commenti che abbiamo espresso.

1) In Basilicata è presente il clan dei basilischi.
2)In Sicilia è presente il clan dei cosa nostra.
3)In Calabria è presente il clan dell'ndrangheta.
4)In Campania è presentei il clan camorra.
5)In Puglia è presente il clan della sacra Corona unita.

Dopo il cartellone abbiamo fatto il gioco del memory, che era formato da carte. da una parte c'erano fotografie di persone e dall'altra le storie di queste persone. (Giovanni Falcone, Paolo borsellino, rossella Casini ecc...) Il gioco consisteva nell'abbinare le tessere uguali e parlare dei personaggi.

Una di queste era Rossella Casini...

Rossella Casini nasce a Firenze il 29 Maggio 1956 in una famiglia operaia, che ormai aveva quasi perso le speranze di avere un figlio.
Vivono in Borgo la Croce, una via tranquilla che unisce Piazza Beccaria al mercato rionale di Sant’Ambrogio.
Non sappiamo nulla della vita di Rossella prima dell’incontro con Francesco Frisina, perché non è rimasto più nessuno a raccontarla: la mamma Clara è morta due anni dopo la sua sparizione, il padre Loredano alla fine dei ‘90, non molto tempo dopo aver saputo la verità sulla morte della figlia da un quotidiano.
È il 1994, 13 anni dopo i fatti. Un pentito parla: Rossella è stata rapita, torturata, violentata, fatta a pezzi e buttata in mare per aver osato rompere il silenzio imposto dalla ‘ndrangheta e, ancor peggio, aver distolto, anche se per poco, il suo amato Francesco, dalla retta via dell’omertà.
Nel 1977 Rossella si era innamorata di uno studente universitario: gli fa conoscere la sua famiglia e nell’estate dell’anno successivo vanno tutti insieme per le vacanze estive in Calabria a conoscere i genitori di Francesco.
Qui inizia un serie di eventi che porta Rossella a conoscere fatti che neanche poteva immaginare: l’appartenenza di Francesco ad una famiglia ‘ndranghetista, faide per il potere ed il controllo del territorio, vendette per sgarri commessi o sospettati.
Viene ucciso il padre di Francesco, Francesco stesso è ferito in un agguato. Rossella decide di parlare con le forze dell’ordine e convince Francesco a fare lo stesso.
Tutto questo è inaccettabile. Francesco viene convinto a ritrattare e Rossella vive un momento di confusione e resta in balia degli eventi.
Nel frattempo però è stata decretata la sua morte.
Muore nel 1981, forse a febbraio.

Marco

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