lunedì 8 giugno 2015

Jam Session

L'improvvisazione nell'arte musicale è una disciplina con la quale i musicisti sviluppano creativamente un tema, una forma, un  ritmo partendo dal contenuto della partitura, da una intuizione o dal “dialogo” con altri improvvisatori. La storia della musica è caratterizzata dall'emergere di diversi stili d'improvvisazione che hanno caratterizzato l'evoluzione di questa forma musicale.
L'idea di improvvisazione risale ad epoche remote. È praticamente certo che la pratica improvvisativa, nella musica occidentale, fosse massicciamente presente (e forse costituisse la parte dominante dell'esecuzione musicale) nell'epoca che va dalle origini al gregoriano. 
Anche nei secoli seguenti la pratica improvvisativa fu sempre presente: ad esempio, certe forme musicali classiche sono basate sull'improvvisazione, come i preludi, le toccate, le fantasie  ( alcune opere di Johann Sebastian Bach sono probabilmente improvvisazioni trascritte successivamente su spartito)
Non era raro assistere anche a gare di improvvisazione (ad esempio fra Wolfgang Amadeus Mozart e Muzio Clementi). Il giovane Beethoven, pianista a Vienna, partecipava a serate in cui si tenevano gare di improvvisazione. Fino all'inizio del XIX secolo, i compositori lasciavano talvolta spazio all'improvvisazione nei loro spartiti, indicando una cadenza ,cioè una parte melodica che doveva essere sviluppata dal solista: diversamente da altre forme d'improvvisazione, questa veniva spesso scritta dal solista stesso prima del concerto.
Dal 1800 in poi nella musica classica moderna (escludendo l'avanguardia) ed in generale nella musica colta occidentale l'improvvisazione è venuta ad essere considerata secondaria rispetto alla fedeltà dell'interpretazione di quanto scritto nelle partiture.
In seguito, nella tradizione jazzistica questa visione viene stravolta: gli spartiti vengono messi in secondo piano (spesso sono solo canovacci di accordi e melodie principali, oppure non esistono proprio) e quello che dona il senso ad una esecuzione è la sensibilità del musicista che improvvisa. 
Molto spesso i brani eseguiti sono noti e diffusi nell'ambiente jazzistico (i cosiddetti standard) utilizzati come traccia comune per l'improvvisazione, singola o collettiva, e possono essere modificati al punto da risultare quasi irriconoscibili rispetto alle versioni precedenti. Questo richiede una condivisione delle convenzioni musicali da parte dei musicisti e, oltre all'inventiva, una notevole padronanza dello strumento musicale  e dell'armonia (siano esse istintive o derivate dallo studio teorico) da parte del jazzista.

MUSICA CLASSICA

Toccata Arpeggiata Kapsberger


Toccata BWV565 Bach


Cadenza 5° Concerto Brandeburghese Bach


MUSICA MODERNA 

IL BLUES

Blues Robert Johnson- Crossroad


VIRTUOSISMO STRUMENTALE: a solo e d'insieme

Rock Little wing- Jimi Hendrix


Short Tales Of The Black Forest - Al Di Meola & John McLaughlin


IL JAZZ: due standard a confronto

Jazz Billie Holiday - Autumn in New York


Jonathan Kreisberg Group - Autumn In New York #1


E PER FINIRE.... IL NOSTRO PEZZO:


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