mercoledì 21 gennaio 2015

La stazione spaziale internazionale



Fin da bambino ho sempre sognato di vedere l'alba così come appare dallo spazio e immaginato di fluttuare a gravità zero.

La Stazione Spaziale Internazionale è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali:
-Stati Uniti la statunitense NASA
-Russia la russa RKA
-Unione europea l'europea ESA (con tutte le agenzie spaziali correlate)
-Giappone la giapponese JAXA
-Canada la canadese CSA

Costruita il 1998, è stato previsto il completamento entro il 2017 e dovrebbe restare in funzione almeno fino al 2020, ma la durata potrebbe essere estesa se tutte le parti raggiungono un'intesa politica coi loro governi.
Il costo totale è stato stimato dall'ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni.

Il suo obiettivo, come è stato definito dalla NASA, è quello di sviluppare e testare tecnologie per l'esplorazione spaziale, sviluppare tecnologie in grado di mantenere in vita un equipaggio in missioni oltre l'orbita terrestre e acquisire esperienze operative per voli spaziali di lunga durata, nonché servire come un laboratorio di ricerca in un ambiente di microgravità, in cui gli equipaggi conducono esperimenti di biologia, chimica, medicina, fisiologia e fisica e compiono osservazioni astronomiche e meteorologiche.
La struttura della stazione, con i suoi oltre cento metri di intelaiatura, copre un'area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale precedente, tanto da renderla visibile dalla Terra a occhio nudo. 

Le sezioni di cui è composta sono gestite da centri di controllo missione a terra, resi operativi dalle agenzie spaziali che partecipano al progetto.

Fra i sei astronauti a bordo dell'Iss c'è l'italiana Samantha Cristoforetti, dell'Esa, impegnata dal 23 novembre scorso nella missione di lunga durata Futura, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Con lei si trovano sulla Stazione Spaziale gli americani Barry Wilmore e Terry Virts ed i russi Alexander Samokutyaev, Yelena Serova e Anton Shaplerov. Insieme costituiscono l'equipaggio 42 della Iss.

Il 15 gennaio gli astronauti hanno vissuto momenti di panico: una presunta fuga di ammoniaca ha fatto temere per il peggio. L'equipaggio è stato evacuato e messo al sicuro nel segmento russo della Stazione spaziale.
Dopo ore di tensione è arrivata dalla Nasa la conferma definitiva che non c'è stata una perdita di ammoniaca a bordo della Stazione spaziale internazionale. Sarebbe stato un falso allarme dovuto al malfunzionamento di un computer. Di conseguenza sarebbero salvi gli oltre 200 esperimenti scientifici in corso sulla stazione orbitale, come ha spiegato il responsabile della Iss per la Nasa, Mike Suffredini.

Ecco a voi alcune delle immagini scattate da Samantha 









Alla prossima!
Matteo



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