mercoledì 18 febbraio 2015

I fatti che hanno cambiato la storia... Falcone & Borsellino

Bella Raga!
Oggi voglio parlarvi di due giudici italiani che possono essere considerati veri e propri eroi Nazionali che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia:
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 
Di loro si racconta infatti che quando erano ancora adolescenti giocavano a pallone nei quartieri popolari di Palermo e che fra i loro compagni di gioco c'erano probabilmente anche alcuni ragazzi che in futuro sarebbero diventati uomini di "Cosa Nostra". 
E' forse proprio il fatto di essere siciliani, nati e cresciuti a contatto diretto con la realtà di quella regione, era la loro forza: Falcone e Borsellino infatti capivano perfettamente il mondo mafioso, capivano il senso dell'onore siciliano e capivano il linguaggio dei boss e dei malavitosi con cui dovevano parlare. Per questo sapevano dialogare con i "pentiti" di mafia, sapevano guadagnarsi la loro fiducia e perfino il loro rispetto.
Nel 1963 Paolo Borsellino entra in Magistratura: lavora in diversi tribunali e nel 1975 viene trasferito al tribunale di Palermo, dove entra all'Ufficio istruzione processi penali sotto la guida di Rocco Chinnici.

Lavora con il capitano dei Carabinieri Emanuele Basile alla sua prima indagine sulla mafia e nel 1980 fa arrestare un primo gruppo di sei mafiosi. Nello stesso anno il capitano Basile viene assassinato.Per la famiglia Borsellino la vita cambia e da quel momento in poi tutti vivranno blindati e continuamente protetti da una scorta. Continua a lavorare senza tregua nel pool anti-mafia guidato da Rocco Chinnici, a stretto contatto anche con il suo amico Giovanni Falcone che nel 1979 era entrato anche lui all'Ufficio istruzione processi penali. Nel 1983 anche Rocco Chinnici viene assassinato dai mafiosi. 
A Palermo, al posto di Chinnici, arriva Antonino Caponnetto che è assolutamente deciso a portare avanti il lavoro del suo predecessore. Con Falcone e Borsellino e altri bravi magistrati comincia allora l'avventura del pool anti-mafia.
Nel 1983 altri due funzionari di Polizia - stretti collaboratori di Falcone e Borsellino - sono uccisi dalla mafia.
Ma grazie alla capacità dei magistrati di indagare e all'intelligenza di Falcone nel ricostruire la "geografia mafiosa" di quel periodo, un gran numero di mafiosi finisce in galera.
Falcone e Borsellino riescono a mettere in piedi il famoso maxi-processo, un processo in cui sul banco degli imputati siedono ben 475 mafiosi che nel 1987 saranno condannati. 
In realtà questa grande, grandissima vittoria è anche il principio della fine per i due magistrati e forse è anche la loro condanna a morte.
Progetta la creazione di una Direzione Nazionale Antimafia per coordinare tutta la lotta alla mafia che si svolge in Italia.

Ma il 23 maggio 1992- con un attentato spettacolare - la macchina di Falcone viene fatta esplodere sull'autostrada che collega Palermo e Trapani all'altezza di Capaci: 500 chili di tritolo che tolgono la vita a Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta.

Quando Falcone salta in aria, Paolo Borsellino capisce che non gli resterà troppo tempo. Lo dice chiaro: “Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me”.
Ecco un'intervista a Paolo Borsellino dopo la morte dell'amico Giovanni Falcone
Il 19 luglio dello stesso anno un'autobomba esplode sotto casa di sua madre mentre Paolo Borsellino sta andandola a trovare. Il magistrato muore con tutti gli uomini della scorta. Pochi giorni prima aveva dichiarato:

Falcone e Borsellino sono due uomini straordinari, oggi diremmo "con le palle"... quelle di andare contro ad un sistema in cui la legge dominante era quella dell'omertà denunciando di fronte a tutti gli uomini di "cosa nostra". 
Nella storia del nostro Paese sono stati dei veri e propri eroi che hanno dato la vita in nome della giustizia e della verità.


Gianluca

2 commenti:

  1. bella raga... Mi vengono sempre i brividi a sentire la storia di Falcone e Borsellino, Peppino Impastato, Mauro Rostagno... La nostra storia, così lontana e così vicina.

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  2. bella raga... Mi vengono sempre i brividi a sentire la storia di Falcone e Borsellino, Peppino Impastato, Mauro Rostagno... La nostra storia, così lontana e così vicina.

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