mercoledì 25 febbraio 2015

M.L.King vs Black pathers party

Bella raga!
Oggi vogliamo parlarvi di Martin Luther King e del gruppo dei Black Panthers party.
All’inizio del xx secolo, la maggioranza dei cittadini neri viveva negli Stati meridionali degli USA, ed era vittima di una rigidissima discriminazione: i neri non potevano esercitare
il diritto di voto ed erano esclusi da tutte le cariche pubbliche. Inoltre, non potevano frequentare le scuole migliori, riservate ai bianchi, ed erano obbligati a viaggiare in carrozze ferroviarie separate.


All’inizio del 1941, la NAACp (National Association for the Advancement of Colored People – Associazione nazionale per l’avanzamento delle persone di colore, fondata a Boston nel 1909) minacciò di organizzare una grande marcia su Washington di migliaia di lavoratori neri.
A seguito di questa marcia il governo emanò il cosiddetto Executive Order 8802, che vietava ogni discriminazione razziale nell’assunzione di personale sia nell’industria bellica sia nell’amministrazione federale. L’ordinanza fu spesso disattesa, in quanto non vennero istituite misure particolari per sorvegliarne l’applicazione effettiva. Tuttavia, l’importanza storica dell’Executive Order non può essere sottovalutata: esso rappresenta il primo significativo provvedimento dopo gli anni 1865-1869, che avevano concesso la piena cittadinanza agli schiavi da poco liberati.
Dopo la marcia su washington si diffusero vari focolari di protesta. Un esempio su tutti è quello di rosa parcks che si rifiutò di sedersi al posto riservato alle persone di colore sull'autobus, sedendosi invece in un posto riservato ai bianchi. Oltre a queste azioni locali si diffusero vari movimenti di protesta che si differenziavano per come pensavano che tale protesta dovesse essere portata avanti.

Martin Luther King Jr., era un giovane pastore della Chiesa battista. King era convinto che i mezzi e i fini di una battaglia politica e sociale dovessero sempre essere strettamente congiunti e coerenti fra loro. King, pertanto, rifiutò sempre la violenza come strumento di lotta: un’emancipazione nera che avesse fatto uso della violenza, a suo parere, non avrebbe mai potuto generare una pacifica convivenza coi bianchi, ma solo lasciarsi dietro una lunga scia di odio e di sangue, destinata a non essere dimenticata.


Nel mese di aprile dell'anno 1968 Luther King si recò a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città (bianchi e neri), che erano in sciopero. Mentre, sulla veranda dell'albergo, s'intratteneva a parlare con i suoi collaboratori, dalla casa di fronte vennero sparati alcuni colpi di fucile: King cadde riverso sulla ringhiera, pochi minuti dopo era morto.


Diverso era l'approcio al raggiungimento dell'obbiettivo dei gruppo black panthers. L'organizzazione fu fondata a oak land nel 1966. L'obiettivo era quello di sviluppare ulteriormente il movimento di liberazione degli afroamericani. La peculiarità delle pantere fu quella di rifiutare le instanze non violente di  King, a loro avviso inefficaci e addirittura motivate da un nascosto accordo con le strutture di potere dei bianchi. Alla non violenza le pantere sostituiscono quello di auto difesa. In particolare cominciarono a praticare il patroling che consisteva nel pattugliare tenendo sempre le armi in vista le azioni della polizia in modo da condizionare l'operato.

Per salutarvi vi lasciamo il video del famoso discorso "I have a Dream"

Alla prossima!

Lucas e Marco

    


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